Protezione solare: 6 errori da non commettere sotto al sole

Protezione solare: 6 errori da non commettere sotto al sole

La bella stagione è alleata della nostra salute, perché favorisce alcuni processi fisiologici come la produzione della vitamina D, di endorfine; tuttavia, soprattutto nei mesi estivi, l’eccessiva esposizione ai raggi UV può causare diversi rischi. Per questo è importante proteggersi accuratamente durante tutto l’anno, ma in particolar modo durante la stagione estiva, con fattore di protezione solare SPF adeguato al proprio fototipo.
In questo articolo abbiamo sintetizzato i 6 errori più comuni che ci impediscono una abbronzatura uniforme, duratura e soprattutto sicura.

Abbronzatura sicura = abbronzatura duratura

“E se poi non mi abbronzo?”

… Uno dei motivi più comuni per cui si evita la protezione solare è la credenza di non ottenere l’abbronzatura desiderata. Ma i filtri solari non impediscono affatto l’abbronzatura; al contrario, consentono il passaggio della giusta quantità di raggi solari per ottenere il colorito desiderato. Inoltre, proteggendo la pelle dalle scottature e dalla pigmentazione irregolare, l’abbronzatura risulterà più uniforme e durerà più a lungo nel tempo. Ci si può abbronzare in modo intenso e non “sbiadire” dopo poco tempo proprio grazie alla giusta protezione per la propria pelle.

Le nuvole ingannevoli

“Oggi non metto la crema, è nuvoloso!”

Anche sotto un cielo nuvoloso, i raggi solari raggiungono la nostra pelle. Le nuvole possono dare un falso senso di sicurezza, portandoci a sottovalutare i rischi legati all’esposizione ai raggi UV. È quindi essenziale applicare la protezione solare anche nei giorni apparentemente grigi per evitare danni alla pelle.

Controllare sempre il PAO (Period after Opening)

Quel simbolo su tutti i flaconi e tubi di crema solare, a forma di barattolo di crema col tappo aperto che indica un numero di mesi, è il PAO (Period after Opening) e non va ignorato. Le creme solari, in quanto dermocosmetici, mantengono la loro efficacia e sicurezza solo entro 12 mesi dalla data di apertura, se conservate correttamente. Tuttavia, considerato che stanno con noi a prendere il sole sulla spiaggia e che subiscono l’alta temperatura, sconsigliamo comunque di usare le confezioni non finite degli anni precedenti.

Protezione solare anche sulla pelle già abbronzata

“Sono già abbronzata, non devo mettere la protezione.”

Anche se già abbronzati o se la pelle non mostra segni evidenti di arrossamento, è importante proteggerla dai danni causati dai raggi UV. Ogni tipo di pelle può subire danni a lungo termine da un’esposizione eccessiva al sole, indipendentemente dal colore della pelle o dalla presenza di arrossamenti. Possiamo certo diminuire il fattore di protezione solare man mano che la pelle si scurisce durante la stagione, semplicemente perché ha iniziato a produrre più melanina.

Il Doposole è cruciale

“Non uso il doposole perché ho messo la crema.”

Anche questo, invece, è fondamentale perché riduce l’infiammazione e ripristina il film idrolipidico restituendo la quota d’acqua evaporata, o persa in goccioline di sudore. Il doposole riduce il rischio di danni a lungo termine.

Quando è fondamentale riapplicare la protezione solare

Infine, l’applicazione della protezione solare dovrebbe avvenire circa mezz’ora prima dell’esposizione al sole per consentire ai principi attivi di penetrare nella pelle, e la sua efficacia dura due o tre ore. Perciò, è essenziale riapplicare il prodotto più volte durante il giorno, se siamo stati al sole di mattina e intendiamo esporci anche nel pomeriggio, oppure dopo il bagno o in caso di intensa sudorazione (sì, anche la protezione resistente all’acqua va riapplicata in questi ultimi casi).

Tip: generalmente la protezione solare va applicata come ultimo step nella skincare, quindi dopo siero o crema idratante (aspettare che questa si sia assorbita completamente) e prima dell’eventuale make-up.

Protezione solare: 6 errori comuni