Il caffè è forse la bevanda più diffusa al mondo, e in Italia il rito del caffè è culturale e identitario. Molti adorano il gusto della bevanda ottenuta dai semi macinati della pianta tropicale. Oggi però parliamo di un’altra tradizione, quella del caffè d’orzo. Sono sempre di più le persone che lo bevono in alternativa al classico caffè, o in momenti diversi, perché non possono assumere caffeina, o semplicemente per non rinunciare al suo gusto particolare e ai suoi benefici.

Che cos’è il caffè d’orzo?

Chiamiamo caffè d’orzo la bevanda che otteniamo dall’infusione dell’orzo tostato e macinato. E’ una bevanda che somiglia al caffè, sia per il suo sapore amaro-dolce e ricco, sia per la ritualità nella quale ci sediamo attorno al tavolo a sorseggiarlo per accompagnare un dolce o concludere il pasto.

In Farmacia Pianetti a Ragusa trovate un orzo tostato e macinato biologico italiano proveniente da filiere controllate, distribuito da Salvia.

Un po’ di storia: i molti usi di un cereale antichissimo

L’orzo è conosciuto da millenni in cucina. E’ uno dei primi cereali che l’uomo ha iniziato a coltivare: ampiamente presente nella storia della nutrizione mediterranea, sotto forma di zuppe, pane e focacce, birra e altre bevande. Apprezzato per il suo potere nutriente, lenitivo e antinfiammatorio, veniva consigliato da Ippocrate come ricostituente e per l’alta digeribilità.

Anche quando il primato dell’orzo lasciò spazio al frumento e ad altri cereali, si continuò a consumarlo per secoli, e oggi assistiamo al suo grande ritorno nelle tavole, per la sua minore quantità di glutine rispetto al frumento e per le sue eccellenti proprietà benefiche.

Ma l’abitudine più recente di consumarlo come caffè si consolida probabilmente durante il periodo della seconda guerra mondiale, in cui, a causa della minore importazione di alcuni generi alimentari, il caffè tropicale venne sostituito con vari succedanei fatti con orzo, leguminose, cicoria o un mix del tutto.

Curiosità: se risulta annacquato è una… bevanda di sapore cattivo, che ti fa rimpiangere il caffè, e allora si dice ciofeca 😆

Benefici del caffè d’orzo

Poiché non contiene caffeina né altre sostanze stimolanti, è una bevanda ideale a qualunque età e a qualunque ora del giorno, anche per chi soffre di problemi di cuore e disturbi d’ansia, oltre che per donne incinte e che allattano.

La bevanda d’orzo tostato e macinato è ipocalorica e soddisfa la voglia di sapore amaro a fine pasto, ma lo beviamo anche perché ci fa bene! Mantiene le proprietà digestive e antinfiammatorie dell’orzo in chicchi, e inoltre tonifica il cuore.

Assumere orzo tostato favorisce il controllo del glucosio nel sangue ed è quindi un ottimo alleato per chi soffre di diabete e iperglicemia: il betaglucano, contenuto in grande quantità nell’orzo, è capace di rallentare l’assorbimento dei carboidrati e abbattere il tasso glicemico, nonché di ridurre il colesterolo nel sangue.

Poiché l’orzo contiene glutine, il consumo di questa bevanda è sconsigliato ai soggetti celiaci o con intolleranza al glutine.

Come preparare il caffè d’orzo

Ecco le nostre indicazioni per preparare questo caffè dei contadini:

Può essere cotto direttamente nell’orziera o nella moka riempiendo solo per 1/3 il filtro. Oppure, mettere a bollire mezzo litro d’acqua di buona qualità e, appena raggiunto il bollore, aggiungere un cucchiaio raso di orzo tostato e macinato, far bollire 5 minuti e riposare per altri 3 prima di filtrare. Con questa proporzione il sapore è corposo ma non troppo amaro.

Consigliamo di dolcificarlo, se piace, con sciroppo di riso o con zucchero integrale di canna. Per chi preferisce un instant coffee, è disponibile anche il caffè d’orzo solubile, una polvere istantanea 100% orzo che si scioglie in acqua o latte a qualunque temperatura, ottimo per il caffellatte.

Caffè d'orzo tostato e macinato